Fotografo professionista, a nove anni, nel 1853 viene mandato a bottega a Torino, presso un fotografo francese, forse Le Lieure. Dal 1872 è titolare dello stabilimento “Fotografia Roma”, in via Carlo Alberto 23, rilevato, in società con Rondoni, da Angelo Tua. Nel 1874 la Fotografia Roma cambia nome e diventa la “Fotografia Alfieri”. Nel 1878 torna ad Asti, dove apre uno stabilimento in via San Martino (Casa Piano), inizialmente sempre in società con Rondoni, con la medesima denominazione torinese, e nel suo ex- studio di Torino subentra Alessandro Pasta. Lo stabilimento astigiano è specializzato in ritratti e in vedute. Dall’anno del suo trasferimento in poi si sussegue la realizzazione di più albums con le immagini di Asti: architetture e monumenti medievali, realizzati utilizzando il grandangolo in modo da rendere particolarmente monumentali gli edifici ritratti, che contribuiscono a dare gran fama allo studio di Ecclesia. Del 1878 è la medaglia d’oro vinta a Napoli e del 1881 quella vinta a Milano in occasione dell’Esposizione Industriale. Nel 1880, presumibilmente, lo studio si trasferisce in via Cattedrale. Il suo studio gode di notevole fama anche grazie ai ritratti, eseguiti con accuratezza tecnica e ricercatezza psicologica, per la loro realizzazione Ecclesia si serve di un gioco di specchi prismatici che moltiplicano la luce naturale.
Nel 1884 ottiene insieme a una medaglia d’oro all’Esposizione di Torino, l’esclusiva per fotografare il Borgo Medievale, sede dell’Esposizione.
Le fotografie sono realizzate con l’ausilio di comparse che, in costume, popolano le case del borgo. Rimane affascinato del gusto neomedievalista di d’Andrade e realizza alcuni reportage di architetture tra cui uno sui castelli valdostani.
Questo gusto decorativo è destinato ad avere successo, tanto che nel 1911 vengono pubblicate su La Fotografia Artistica alcune sue immagini del Borgo.
Dal 1890 al 1898 riceve premi e riconoscimenti per la sua attività, per immagini di edifici sacri all’Esposizione di Architettura e all’Esposizione Generale Italiana e vince la medaglia d’oro alla Mostra d’Arte Sacra di Torino e un diploma d’onore all’Esposizione Generale, anch’essa a Torino. Nel 1911 è premiato per alcuni ritratti esposti all’Esposizione Internazionale di Torino, sempre in quel anno le sue foto dell’Abbazia di Vezzolano, di monumenti astigiani e del Borgo Medievale vengono pubblicate su “L’Esposizione Universale di Torino” . L'attività di Vittorio Ecclesia si concluderà nel 1920, anche se già da tempo lo stabilimento è gestito dai figli (Ecclesia Umberto), che dirigono anche le succursali: Torino (Ecclesia Ottaviano), Pavia e Savona (Ecclesia Clotilde Isabella Irene), Ivrea (Ecclesia Maria).